Dove lo collochi?

Nella maggior parte dei casi un climatizzatore viene installato da un idraulico o comunque da personale qualificato, perciò non dovrai preoccuparti di nulla. Se invece possiedi le capacità e gli strumenti per cimentarti in un montaggio fai da te, rammenta che la corretta posizione degli split interni è nella parte alta della parete.

Com’è risaputo l’aria calda tende a salire verso l’alto e quindi finirà col mescolarsi molto più facilmente con l’aria fredda generata dal climatizzatore. Ovviamente difronte agli split non dovranno esserci ostacoli, nemmeno un semplice tendaggio che creerebbe un deleterio effetto barriera. Per quando riguarda l’unità esterna è buona norma provvedere ad una corretta coibentazione dei tubi dove circola il refrigerante, proteggendoli dal contatto diretto dei raggi solari.

Come limitare il consumo di corrente

Il climatizzatore a parete è essenziale per il comfort abitativo quando la temperatura raggiunge valori molto elevati e per controllare il livello di umidità. Nello stesso tempo è però un apparecchio che incide in maniera decisa sui costi in bolletta. Il mio consiglio è investire un budget anche superiore al previsto e acquistare un modello in classe energetica A+ o superiore. Ti basti pensare che un climatizzatore in classe A arriva a consumare anche il triplo rispetto a un modello in classe A+++.

La classe di efficienza energetica è fondamentale, però non devi nemmeno tralasciare alcuni virtuosi comportamenti. Non esistono orari stabiliti migliori per accendere il climatizzatore e molto dipende dai comportamenti tuoi e della tua famiglia.

Ciò nonostante cerca di non lasciarlo in funzione per l’intera giornata, soprattutto se in casa non c’è nessuno. Sfrutta lo spegnimento automatico per evitare che rimanga accesso tutta notte e utilizza il timer o l’app (in caso di modelli smart) per avviare il climatizzatore un paio d’ore prima di quando rientri a casa, in modo da trovare già la giusta temperatura.

Attenzione agli elettrodomestici che producono calore

Può apparire una banalità ma limitare l’uso di elettrodomestici che producono molto calore riduce l’innalzamento della temperatura e rende meno gravoso il lavoro del climatizzatore. Certo non puoi smettere di impiegare lavatrice, lavastoviglie, lavasciuga o il forno, tuttavia è opportuno programmare al meglio le fasce orarie sfruttando la funzione della partenza ritardata ormai presente su qualsiasi moderno apparecchio.

Evita l’avvio durante le ore più calde della giornata per beneficiare anche di un significativo risparmio energetico.

Controlla che porte e finestre siano ben chiuse

Per impedire che l’aria fredda fuoriesca all’esterno, ogni qual volta attivi il climatizzatore verifica che porte e finestre siano chiuse. Altro utile suggerimento è tenere abbassate totalmente o parzialmente le tapparelle per evitare che i raggi solari surriscaldino l’ambiente.

In caso di finestre esposte per gran parte della giornata al sole, una buona idea potrebbe essere applicare un’apposita pellicola in poliestere che lascia passare la luce ma nel contempo blocca i raggi UV e limita la formazione di calore all’interno della casa. I prodotti migliori arrivano anche a bloccare l’80% dell’energia solare.

Qual è la temperatura ideale?

Ognuno di noi reagisce e sopporta in maniera diversa il caldo e l’umidità, perciò c’è chi preferisce temperature più basse quasi da ghiacciaia e altri che invece si limitano ad abbassare pochi gradi. Una regola di massima prevede un differenziale di 7/8 gradi tra temperatura esterna e interna.

Tutto comunque dipende dal luogo dov’è ubicata la casa, dall’esposizione al sole e da molteplici altri fattori ambientali. Personalmente ritengo un valore attorno ai 24/25 °C adeguato per ottenere un gradevole comfort abitativo. Ciò che bisogna evitare è impostare temperature troppo basse che vanno ad incidere negativamente, non solo nei costi in bolletta, ma soprattutto sulla salute.

L’aria condizionata può essere un notevole aiuto se ben regolata, ma può trasformarsi anche in una pericolosa minaccia per il nostro benessere. Più gli sbalzi termici sono bruschi e maggiori saranno i rischi di incorrere in malattie respiratorie o in dolori muscolari. Se in casa vivono persone anziane e bambini è opportuno che non siano esposti direttamente al getto d’aria fredda.

Utilizza la funzione di deumidificazione

La modalità di deumidificazione è troppo spesso sottovalutata, ma in realtà permette di regolare il livello di eccessiva umidità presente in casa e contribuisce a raffreddare l’ambiente. Tutti i climatizzatori di un certo livello e quelli di ultima generazione offrono la possibilità di regolare la percentuale di umidità. Già solo agendo su questo parametro e portandolo da un valore compreso tra il 40% e 60%, è possibile ottenere locali più freschi in modo naturale e limitando i consumi.

Pulisci con cura il climatizzatore

Una corretta pulizia e manutenzione consentono di mantenere l’apparecchio efficiente e di proteggere la propria salute. Il climatizzatore, oltre a raffreddare l’ambiente, elimina dall’aria polvere e sostanze nocive come batteri, acari, polline, smog e particelle sottili che possono causare allergie respiratorie e altri problemi.

Il climatizzatore si utilizza, principalmente, nelle stagioni con clima caldo ed alta percentuale di umidità, ovvero le condizioni ottimali per la proliferazione di muffe e batteri. Tra questi uno dei più pericolosi è la Legionella pneumophila che può moltiplicarsi indisturbata all’interno dell’apparecchio.

Le operazioni che devi eseguire sono il lavaggio del filtro, da rimuovere seguendo le istruzioni all’interno del manuale utente. Prima di rimontarlo assicurati che sia perfettamente asciutto. Pulisci anche le bocchette di uscita e le parti interne accessibili per eliminare polvere e sporco, utilizzando solo un panno umido. Il filtro andrà poi sostituito con regolarità secondo le indicazioni del fabbricante.